lunedì 7 dicembre 2009

Anteprima tra elogi e polemiche del film Codice Egizio. L'autore Mariano Iodice: "I discendenti del principe Di Sangro agiscono come bottegai"

Si svolgerà il 13 febbraio sulla incantevole Terrazza Laudiero (via
Manzoni, Napoli), l'anteprima nazionale di Codice Egizio. Il film
salernitano di approfondimento sul tema dell'esoterismo, scritto e
diretto dallo studioso di massoneria, essoterismo e giornalista
salernitano Mariano Iodice. Tra gli ospiti hanno assicurato la propria
presenza l'ingegnere-scrittore partenopeo Luciano De Crescenzo ed il
direttore del Radiocorriere Tv Massimo Maffei.
La realizzazione del film per la Tv è una coproduzione
Mediapress-Globo Film 2000 Salerno. Le riprese sono state interamente
girate nei posti più suggestivi e significativi dal punto di vista
dell'esoterismo, dell'occulto e del mistero, di Napoli e Salerno. Il
film sarà messo in onda il 7 aprile in anteprima su Sat 8 - frequenza
859 piattaforma Sky in chiaro. "Trovo veramente assurdo – ha
dichiarato il regista Mariano Iodice – il divieto di girare alcune
scene, tra le più significative, all'interno della Cappella San Severo
dell'omonimo palazzo nel centro di Napoli, luogo caro agli
appassionati di esoterismo. Il proprietario, discendente del conte
D'Aquino che fu figura centrale nel panorama nazionale dell'occulto,
avrebbe voluto innanzitutto conoscere i particolari della trama e poi,
dopo attenta personale valutazione, quantificato il compenso da
chiedere. Ritengo quella cappella, arricchita dal Cristo velato, un
patrimonio dell'umanità. L'episodio mi ha riportato alla mente la
pretesa di Totò di guadagnare per ogni scatto alla Fontana di Trevi…
Ovviamente non ho voluto sottoporre la mia opera al giudizio di
qualità di questo signore". Il film, 70 ore di girato per un prodotto finale di 40
minuti, ha già suscitato notevole curiosità all'indomani della
presentazione lo scorso 20 dicembre presso l'Ente Provinciale per il
Turismo di Salerno. Il film-documentario ripercorre la vita del protagonista
attraverso una suggestiva riscoperta dei luoghi "misterici" di Napoli,
partendo dalla piazzetta Nilo per svelare un segreto che sarebbe
contenuto nel libro di Dan Brown "Il Codice Da Vinci". Il best seller
celerebbe, infatti, sotto l' apparenza di sconcertanti ma banali
rilevazioni destinate ai profani, verità ben più profonde. "In realtà
Dan Brown, che firma un testo 'ispirato' da altri – dice Iodice -
avrebbe realizzato un messaggio destinato ad una catena di iniziati
sparsi per il mondo che ricevono così lo strumento ed il segnale per
attuare un progetto che fu stabilito tre secoli or sono e che deve
essere organizzato entro il 2025, nel segno dell´età dell´Acquario.
'Devo trasmettere il segreto' svela Jacques Sauniere, pochi minuti
prima di morire, ma il segreto, come racconta il film-documentario,
non è certo quello del femmineo sacro, o dei templari del Priorato di
Sion. Nelle righe 'ermetiche' del Codice Da Vinci si cela ben altro:
qual è, dunque, la sconvolgente rivelazione del Codice? Un salto
indietro di tre secoli conduce alla rivelazione: il 21 dicembre 1772,
sotto false spoglie del marchese Giuseppe Pellegrini, il Conte
Cagliostro, accompagnato dalla moglie Lorenza, arriva a Napoli. Lo
accoglie il cavaliere d´Aquino che attendeva l´illustre massone per
adempiere al testamento ermetico del principe di Sangro, morto l´anno
prima. Il Conte Cagliostro, da parte sua, stabiliva proprio in quella
circostanza la consacrazione del suo Rito Egizio che avrebbe
conquistato gli iniziati d´Europa. Nel palazzo che fu di Raimondo di
Sangro, si sarebbe compiuto il sogno dell´alchimia che risaliva agli
antichi egizi che sono stai i primi a conoscere i segreti di
quell´arte, un segreto che si tramanda da allora, e per vie ermetiche,
a pochi eletti…Un terzo luogo potrebbe essere proprio Salerno dove il Conte si recò
proprio nel 1775 per recuperare -prima della improcrastinabile fuga-
una raccolta di madrigali "Le Villotte del Fiore" tra le quali una di
particolare significato per il Conte e che qualche secolo prima il
giovane Giovanni Azzaiolo decantò per la Principessa di Salerno. Così
Giovanni Azzaiolo prende parte alla storia musicale per essere stato
rinvenuto dal Conte che avrebbe rinchiuso il suo segreto - che da
allora si tramanda ermeticamente - nello spirito della musica. Un
salto in avanti ci conduce ad un'altra rivelazione: il 21 dicembre
2006 (ossia nello stesso giorno 234 anni dopo) è stato presentato il
film per la televisione Codice Egizio attraverso il quale il Conte dà
gli ultimi ritocchi al suo lavoro, per adempiere - in tempi moderni -
al testamento ermetico ponendo fine all´antiquato silenzio diventato
inattuale e abilitando questa epoca a quella dell´era dell´Acquario".
[Da Wicca News]