lunedì 7 dicembre 2009

Mariano Iodice: "Fazio si dimostra qualunquista e disinformato. Che faccia pubblica scuse"

Riportiamo la dichiarazione del G.M. del Goi Gustavo Raffi riguardo le vergognose estermazioni di Fazio in Tv nei confronti della Massoneria. Non possiamo che sottoscrivere le limpide osservazioni del Gm Raffi. Nè una parola in più nè una in meno. Speriamo che tali episodi di disinformazione e qualunquismo non debbano più ripetersi in televisione, specie quella di Stato. ''Certo giornalismo qualunquista e nalzionalpopolano non perde occasione per passare legna ad anacronistici roghi''. Non ci sta a ridurre la Massoneria alla P2, il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, Gustavo Raffi, che in'intevista da Parigi all'ADNKRONOS scuote le testa e con decisione spiega: ''Di fronte a Dan Brown, che giustamente parlava dello spirito della Massoneria come di una forza che unisce sotto lo stesso Tempio uomini di diverse fedi e storie nel segno dell'umanita' e della tolleranza, Fabio Fazio ieri sera a 'Che tempo che fa', senza alcun contradditorio e parlando solo dalla sua parte di vetro, non trovava di meglio da fare che ricondurre la Massoneria italiana alla sola P2, evocando spettri e tristi periodi consegnati a un passato che non puo' ritornare e di cui siamo stati le prime vittime''.

''Per fare un esempio -aggiunge- sarebbe come parlare di tutta la Chiesa facendo riferimento ai roghi degli eretici e alla caccia alle streghe, o considerare il Pd ricordando di questo partito solo le radici comuniste. Ma gli esempi sarebbero milioni. L'equazione Massoneria uguale P2 e Licio Gelli -rimarca quindi il numero uno di Palazzo Giustiniani- e' un'operazione che respingiamo con forza, tanto piu' che su quel signore di Villa Wanda ormai anche i muri sanno che fu messo alla porta dal Goi con sonore pedate al sedere e con una condanna morale senza appello. Ho ribadito sempre che Gelli sta al Grande Oriente come le Brigate Rosse stanno al Pci. Per questo non accettiamo improvvisate gogne mediatiche, da qualunque parte vengano''.

Quanto all'autore de 'Il Simbolo perduto', ''l'ho invitato da tempo al Vascello -rivendica Raffi- per un confronto a tutto campo e trasparente, come e' nel nostro stile, sulle radici e il mesaggio della Massoneria e anche per presentare il suo libro che in molti passaggi riesce a cogliere, da profano, alcuni spunti importanti della nostra scuola di pensiero che va oltre il tempo e le storie: per noi parlano i fatti, non i luoghi comuni di chi rimesta acque di palude''.

Caccia con l'arco: Tavola Rotonda a Petina. Modera il giornalista Mariano Iodice




ASSOCIAZIONE NAZIONALE ARCIERI CACCIATORI
In collaborazione con COMUNE DI PETINA (Salerno)
Organizza TAVOLA ROTONDA sul tema
AMBIENTE E STRATEGIE POLITICHE E LUDICO CULTURALI A SOSTEGNO DEL TERRITORIO – IL FUTURO DELLA CACCIA IN PROVINCIA DI SALERNO.

INTRODUCE E MODERA: Mariano Iodice, Giornalista

SALUTI e INTRODUZIONE
Federico Mansi, Sindaco di Petina
Nunzio Carpentieri, Assessore Attività Faunistico-Venatorie Provincia di Salerno

COLPIRE A DISTANZA: IL PREDATORE GLOBALE, E LA CACCIA CON LE ARMI DA GETTO NELLA PRESITORIA
Vittorio Brizzi, Docente Università di Ferrara

L’ATTIVITA’ VENATORIA INTESA COME RISORSA PER L’EQUILIBRIO AMBIENTALE
Gino Melfi, Presidente Ass. Cacciatori Campani
Ferdinando Nocera, Presidente Prov. Ass. Libera Caccia

LA CONSERVAZIONE DEL TERRITORIO COMPATIBILE CON LE ATTIVITA’ VENATORIE.
WILDERNESS COME NUOVO MODELLO DI AMBIENTALISMO
Giancarlo D’Aniello, V. Presidente Nazionale Ass. Italiana Wilderness

CACCIA CON L’ARCO: PROPOSTE DI VARIAZIONE ALLA LEGGE. 157/92.
RIVALUTAZIONE DELLE FORME ARCAICHE DI VENAZIONE COME SISTEMI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE. ATTIVITA’ SPORTIVE E PERCORSI DI SIMULAZIONE.
Giovanni Maio, Presidente UNARC Italia

CONCLUDE:
LA POLITICA A SOSTEGNO DEL MONDO VENATORIO
Dr. Ing. Oreste Strianese, Segr. MPA

Durante la conferenza saranno consegnati particolari riconoscimenti agli Arcieri e ai Cacciatori distintisi per la capillare azione informativa e tecnica svolta sul territorio a tutela dell’antica cultura collegata alle Attività venatorie ed alla disciplina sportiva del Tiro con l’arco da caccia.

15 DICEMBRE 2009 – Ore 17,00
Aula Consiliare Comune di PETINA (SA)

Il professore Mariano Iodice ospite a Ethnic Relations NGO Celebrazioni del 22° Anniversario - Convegno Annuale


[nella foto: Chairman Mr. Aurelio Giordano, SAS Michelangelo Pacelli Principe di Heristal]


Associazione per le Relazioni Etniche - Ethnic Relations NGO
Celebrazioni del 22° Anniversario - Convegno Annuale


Documento Finale
del 22° Convegno Annuale del 6 dicembre 2009 a Tramonti (Sa) sul tema:
“Le ultime ramificazioni della Genealogia provocate dalle Migrazioni
Umane”.

L'organizzazione non governativa denominata 'Associazione per le
Relazioni Etniche' e meglio conosciuta nel mondo come 'Ethnic
Relations NGO', al fine di promuovere al meglio la realizzazione dei
propri scopi istituzionali ha organizzato il 22° Convegno sulle
Migrazioni Umane che si è svolto in Italia a Tramonti (Sa), in
Costiera Amalfitana, presieduto dal Principe di Heristal e
virtualmente sul portale dell'associazione
(www.ethnicrelationsngo.org) a cura del webmaster delle celebrazioni
dr.ssa Maria Michela Gatto responsabile di progetto.

Dopo che i convenuti hanno firmato il documento di partecipazione al
convegno che per procedura rimane agli Atti e per la storia al
Protocollo del Comune di Tramonti (Sa), il moderatore dr. Maurizio
Bubani ha registrato la partecipazione tra gli altri dei seguenti:
- dr. Enrico Fierro, consigliere del Comune di Tramonti
- Mario Giordano, consigliere del Comune di Tramonti
- Bartolomeo Vitagliano, consigliere del Comune di Tramonti
- Antonio Amodio, consigliere del Comune di Tramonti
- Anna Carmen Perrella, presidente di Universitalian
- dr. Francesco Guglielmotti, presidente di FederManager
- Michelino Gambardella, presidente dell'Associazione Nazionale
Marinai d'Italia, Gruppo Costiera Amalfitana
- dr. Mariano Iodice, GM delle Gran Logge Riunite di Horeus
- Padre Arulappan Jayaraj, sacerdote cattolico
- m° Lello Simpatia, musicista.
- dr. Andrea Giordano, presidente del Rotary Club Costiera Amalfitana
- Antonio Juliano, presidente del Rotary Club Valle Caudina.
-Joyce Iuliano

Tra gli interessati ai lavori congressuali che, non potendo
raggiungere Tramonti, hanno inviato una comunicazione sono i seguenti:
- Brad Weiss, past president del Rotary Club Evanston, IL
- Silvio Amori, past president del Rotary Club New York Princeton, NY
- Bogus?aw Mackiewicz, presidente del Rotary Club Warszawa Josefow, Polonia
- ing. Mario Boroni Grazioli, past president del Rotary Club
Casalmaggiore-Viadana-Sabbioneta
- Gian Carlo Spezie, past president del Rotary Club Sorrento
- Michelangelo Ambrosio, governor nominee del Distretto Rotary 2100, Italia
- Franco Nuschese, CEO Georgetown Entertainment Group, Washington D.C.
- dr. Marco Bellandi, Pizza Authority Asia, Shangai, China
- ing. William Walker, ex capo del British Trasportation Division della NATO
- on. Massimo Grisolia, componente commissione emigrazione alla Camera
dei Deputati
- dr. Mario Sena, Consigliere della Regione Campania
- on. Benedetto Lombardo, ex Consigliere della Regione Campania
- Enzo Rossi, CEO Bella Napoli Restauracje Varsavia
- prof. Alfonso Zucca, presidente della Cooperativa Archivi Storici
- prof. Silvio Marsico, esperto dell'Emigrazione fondatore del Centro
Sociale Emigrati e Immigrati (C.S.E.I.)
- dr. Pino Giorgi, editore
- avv. Gerardo Liguori
- avv. Massimiliano Orlando
- dr. Giuseppe Manna, liutaio.

I lavori del convegno si sono svolti regolarmente sul tema: “Le ultime
ramificazioni della Genealogia provocate dalle Migrazioni Umane”,
articolato sui seguenti livelli di approfondimento:
1. La verifica del lavoro svolto;
2. L’azione di potenziamento di rete e di sistema dell’associazione;
3. Le prospettive del Centro Studi dell’Associazione (CISMU).

Il Moderatore ha aperto la giornata di studi con la presa visione dei
documenti pervenuti:
- Due ricerche su The Maltese Heritage di Mark Miceli, ambasciatore di
Malta negli Stati Uniti d’America
- La relazione su The Clanranald Trust for Scotland e la Genealogia di
Allan Moyes, presidente dello Scottish Emigration Center
- I documenti sull'Eritrean Heritage di Musie Woldeyhannes
- La collezione di fotografie essenziali sull'Egyptian Heritage in
forma di slideshow di Bella Hanna.

Il moderatore ha poi dato la parola al presidente dell'associazione
Aurelio Giordano che ha aperto i lavori con il commento agli scopi
programmati col documento finale del 2008 in seguito al quale
l?associazione ha raccolto positivamente le indicazioni dell’on.
Grisolia in quanto a “guardare ai paesi emergenti dell’Europa
dell’est” dando inizio alla collaborazione culturale e di relazioni
etniche con organismi italiani che operano in Polonia col “made in
Italy”.
Sempre in materia di paesi emergenti dell’Europa dell’est, in seguito
al fatto che nella Diocesi di Amalfi c’è stato nel 2009 il raduno
delle varie religioni esistenti e rappresentate dai rispettivi gruppi
etnici, con tappe anche a Tramonti, l’associazione ha auspicato
l’incontro fra il proprio presidente ed il primate della Chiesa
Ortodossa Euvoglios così come dalle disponibilità del presidente
dell’Aicol citate nello stesso documento finale del 2008.
Il commento al documento si è concluso con l’elenco delle conseguenti
attuazioni all’estero e in Italia avvenute durante l'anno trascorso:
- La partecipazione alla cerimonia di insediamento del presidente
Obama in gennaio a Washington D.C.;
- La partecipazione al Las Vegas Pizza Expo in marzo;
- La 5° edizione della Settimana Europea Porte Aperte a Tramonti
“Migration Heritage Route” in ottobre;
- La partecipazione alla serata di gala della NIAF a Washington D.C.
in ottobre;
- La partecipazione alle celebrazioni dell’Unità d’Italia a Varsavia,
in novembre.

Il moderatore ha informato i convenuti che l’argomento di quest’anno
ha già riscontrato una richiesta da parte del Dipartimento di Storia
dell’Università di Torino rivolta al centro studi dell’Associazione
tramite il Sindaco di Tramonti di effettuare ricerche convergenti sul
loro progetto suddiviso territorialmente e che il CISMU ha accolto e
messo agli atti.

Il moderatore ha poi dato la parola agli esperti, i quali hanno
animato il tema illuminandone i molteplici aspetti inerenti le
Migrazioni Umane e la Genealogia tra i quali:
- Andare indietro di generazioni in generazioni per sapere chi siamo
ci aiuta a trascendere i pochi che siamo e creare il piccolo miracolo
del legame fra gli uomini: la Fratellanza (Mariano Iodice)
- Siamo un popolo assai creativo capace di avviare una collaborazione
funzionale ad un piano di sviluppo imperniato sull’emigrazione per
arrivare alla costituzione di una Fondazione “di scopo” (Francesco
Guglielmotti)
- La similitudine fra gli scopi del Rotary International e quelli
dell'Associazione per le Relazioni Etniche genera collaborazione
sicura (Andrea Giordano)
- Senza dimenticare che l’Italia ha due Italie (Anna Carmen Perrella)
- Sono 16 i gruppi all’estero dei Marinai d'Italia con cui entrare in
fratellanza (Michelino Gambardella)
- Intercultura e Fratellanza anche con i gruppi etnici in Italia
(Mariano Iodice)
- La cultura è un dono di Dio: unirsi nel bene e fuggire dal male, è
bello che diventiamo tutti un solo popolo ad immagine e somiglianza di
Dio (Arulappan Jayaraj)
- Riguardo alcune questioni di stampo esoterico messe sul tappeto della discussione, il G.M. Mariano Iodice fa notare come alcuni recenti studi americani sul Santo Graal (secondo tale
interpretazione il santo Graal deriverebbe da "sang real") ci inducono
a riflettere sul fatto che Gesù abbia potuto aver dei figli e come
Carlo Magno con la sua stirpe carolingia ha dato il “sangue reale” a
tutti i troni d’Europa
- La presenza di Carlo Magno a Castel San Vincenzo (Anna Carmen Perrella)
- Dedicare il prossimo convegno a Carlo Magno in termini di documenti
e verità (Principe di Heristal)
- Un progetto sicuramente ambizioso sia per il passato che per il
futuro da portare a termine (Mario Giordano)
- Questo convegno è un tavolo sereno, e quindi un fondamento sicuro
(Lello Simpatia)
- Un piano di sviluppo il cui volano formidabile è il turismo (Guglielmotti)
- Riunire l’autorità dell’Accademia Carolingia (Principe di Heristal )
del premio Ambassad’Or e di Universitalian (Anna Carmen Perrella)
sotto un unico ombrello (Aurelio Giordano)
- Trasformare la convention di Tramonti in una Gala Awards (Anna
Carmen Perrella).

Dall'animato dibattito, secondo ideali di solidarietà e di
cooperazione allo sviluppo sostenibile condivisi democraticamente,
sono stati illuminati i molteplici aspetti della prospettiva di
potenziamento di rete e di sistema dell'associzione, sia in materia di
analisi del modello di sviluppo per il 21° secolo (Nicola Sacco 2006),
sia in materia di appreciation e recognition (Anna Carmen Perrella
2007), ed è stato deciso di realizzare nell’arco di tempo che ci
divide dal prossimo 23mo Anniversary Celebration nel 2010 i seguenti
punti:
- Il prosieguo delle ricerche avviate dal CISMU su Cajun Heritage ed
Emigrazione Polacca negli USA
- Il collegamento fra The Clanranald Trust for Scotland e l’Accademia
Carolingia per ogni sviluppo futuro in termini di studi storici
relativi all’epoca di Carlo Magno
- Il programma turistico “Sulle Orme di Carlo Magno” (Aquisgrana,
Heristal, Itzehoe, Castel San Vincenzo)
- La trasformazione della Annual Convention in Award Gala Dinner che
potrebbe spostare l’appuntamento annuale dalla prima domenica di
dicembre a settembre con effetto nel 2011 o anche -in caso di precoce
feedback- nel 2010
- Intitolare in ogni caso la prossima convention o gala awards a Carlo Magno.

Inoltre sono stati tutti d'accordo nel riconfermare la continuazione
dell'azione del Transatlantic Information Program (T.I.P.) che rientra
nel più ampio arco d'azione dell'Associazione e del proprio Modello di
Sviluppo per il 21mo secolo, la cui promozione avviene ogni anno
attraverso la Convention in quanto apertura dell'organizzazione stessa
sul mondo esterno e reale, il confronto e la messa in discussione del
lavoro svolto, la celebrazione degli anni trascorsi nello studio e la
ricerca.

All'unanimità è stato deciso di dare prosieguo alla partecipazione
agli appuntamenti internazionali dell'associazione in Italia e
all'estero, sempre nell'ambito della programmazione generale per
l'anno 2010 ed in cui si prevede:
- la 6a edizione della Settimana Porte Aperte 'Migration Heritage
Route' a Tramonti
- il Meeting Annuale di Coordinamento degli istituti delle migrazioni
d'Europa di cui il Centro Italiano di Studi sulle Migrazioni Umane
(CISMU) dell'associazione è membro;
- le celebrazioni al Pizza Expo di Las Vegas dei primi 14 anni del
programma Pizza Tradition e la 10a edizione del Pizza Tradition World
Meeting nell'ambito del programma Italian Heritage.

Dal dibattito i convenuti hanno inoltre rilevato l'opportunità di
continuare a lavorare nell'ambito multietnico, interculturale, e
diplomatico incaricando Maria Michela Gatto di coordinare i lavori.
In questa ottica è stata costituita una ristretta commissione nella
persona di Anna Carmen Perrella, Maurizio Bubani e Mariano Iodice con
il compito di promuovere il presente documento presso i Governi e le
Istituzioni, compreso i Consolati e le Ambasciate, al fine di
legittimarne i contenuti in una prospettiva di coordinamento con le
forze attive della società e sempre dal punto di vista multietnico,
multiculturale, e interculturale.

A conclusione dei lavori i convenuti sono stati tutti d'accordo nello
stabilire che le attività programmate avranno a disposizione la durata
di un anno per essere realizzate e comunque l'arco di tempo che
intercorre fino al prossimo 23° convegno fissato per domenica 5
dicembre 2010.

Presentazione del libro "L'ombra d'argento"

Giovedì 6 marzo, alle ore 17.30, presso la libreria Edicolè in Piazza Municipio 5 si terrà la presentazione del romanzo di Martin Rua "L'ombra d'argento" (A&B editrice) Modera Mariano Iodice, giornalista, storico e studioso di Massoneria ed esoterismo; Letture di Anthi Nicas Sarà presente L'Autore Seguirà dibattito sul tema "Attualità della Massoneria"

La trama
Napoli, 1767. Don Raimondo de Sangro, Principe di Sansevero, osserva compiaciuto gli operai che portano a termine i lavori di restauro della sua cappella di famiglia. Questi uomini non sono semplici operai, ma membri della Fratellanza di cui il Principe è Gran Maestro. Sono Massoni. Prima di congedarli, Don Raimondo fa loro giurare di non rivelare il segreto che essi hanno appena nascosto all'interno della cappella, celato tra i simboli e le sculture. Essi giurano incidendosi la carne con uno stilo e unendo alcune gocce di sangue in una coppa. Qual è questo segreto?
Praga, oggi. Sul Ponte Carlo un uomo sta aspettando qualcuno. Un misterioso bottegaio praghese gli ha dato appuntamento, poche ore prima, per consegnargli qualcosa di prezioso. L'uomo, incuriosito, si è recato all'appuntamento. Ma il vecchio bottegaio non arriva: al suo posto giunge un giovane dal marcato accento siciliano che gli consegna un piccolo sacchetto di velluto «tu saprai cosa farne, Maestro!» dice. È l'inizio di una rocambolesca avventura, che porterà il nostro protagonista da Praga a Napoli fino a giungere a Chartres, in una corsa contro il tempo per risolvere un enigma alchemico millenario. Solo lui infatti, moderno alchimista e colto massone, potrà sciogliere e coagulare la materia con la sapienza necessaria. Solo lui. Martin Rua.

Anteprima tra elogi e polemiche del film Codice Egizio. L'autore Mariano Iodice: "I discendenti del principe Di Sangro agiscono come bottegai"

Si svolgerà il 13 febbraio sulla incantevole Terrazza Laudiero (via
Manzoni, Napoli), l'anteprima nazionale di Codice Egizio. Il film
salernitano di approfondimento sul tema dell'esoterismo, scritto e
diretto dallo studioso di massoneria, essoterismo e giornalista
salernitano Mariano Iodice. Tra gli ospiti hanno assicurato la propria
presenza l'ingegnere-scrittore partenopeo Luciano De Crescenzo ed il
direttore del Radiocorriere Tv Massimo Maffei.
La realizzazione del film per la Tv è una coproduzione
Mediapress-Globo Film 2000 Salerno. Le riprese sono state interamente
girate nei posti più suggestivi e significativi dal punto di vista
dell'esoterismo, dell'occulto e del mistero, di Napoli e Salerno. Il
film sarà messo in onda il 7 aprile in anteprima su Sat 8 - frequenza
859 piattaforma Sky in chiaro. "Trovo veramente assurdo – ha
dichiarato il regista Mariano Iodice – il divieto di girare alcune
scene, tra le più significative, all'interno della Cappella San Severo
dell'omonimo palazzo nel centro di Napoli, luogo caro agli
appassionati di esoterismo. Il proprietario, discendente del conte
D'Aquino che fu figura centrale nel panorama nazionale dell'occulto,
avrebbe voluto innanzitutto conoscere i particolari della trama e poi,
dopo attenta personale valutazione, quantificato il compenso da
chiedere. Ritengo quella cappella, arricchita dal Cristo velato, un
patrimonio dell'umanità. L'episodio mi ha riportato alla mente la
pretesa di Totò di guadagnare per ogni scatto alla Fontana di Trevi…
Ovviamente non ho voluto sottoporre la mia opera al giudizio di
qualità di questo signore". Il film, 70 ore di girato per un prodotto finale di 40
minuti, ha già suscitato notevole curiosità all'indomani della
presentazione lo scorso 20 dicembre presso l'Ente Provinciale per il
Turismo di Salerno. Il film-documentario ripercorre la vita del protagonista
attraverso una suggestiva riscoperta dei luoghi "misterici" di Napoli,
partendo dalla piazzetta Nilo per svelare un segreto che sarebbe
contenuto nel libro di Dan Brown "Il Codice Da Vinci". Il best seller
celerebbe, infatti, sotto l' apparenza di sconcertanti ma banali
rilevazioni destinate ai profani, verità ben più profonde. "In realtà
Dan Brown, che firma un testo 'ispirato' da altri – dice Iodice -
avrebbe realizzato un messaggio destinato ad una catena di iniziati
sparsi per il mondo che ricevono così lo strumento ed il segnale per
attuare un progetto che fu stabilito tre secoli or sono e che deve
essere organizzato entro il 2025, nel segno dell´età dell´Acquario.
'Devo trasmettere il segreto' svela Jacques Sauniere, pochi minuti
prima di morire, ma il segreto, come racconta il film-documentario,
non è certo quello del femmineo sacro, o dei templari del Priorato di
Sion. Nelle righe 'ermetiche' del Codice Da Vinci si cela ben altro:
qual è, dunque, la sconvolgente rivelazione del Codice? Un salto
indietro di tre secoli conduce alla rivelazione: il 21 dicembre 1772,
sotto false spoglie del marchese Giuseppe Pellegrini, il Conte
Cagliostro, accompagnato dalla moglie Lorenza, arriva a Napoli. Lo
accoglie il cavaliere d´Aquino che attendeva l´illustre massone per
adempiere al testamento ermetico del principe di Sangro, morto l´anno
prima. Il Conte Cagliostro, da parte sua, stabiliva proprio in quella
circostanza la consacrazione del suo Rito Egizio che avrebbe
conquistato gli iniziati d´Europa. Nel palazzo che fu di Raimondo di
Sangro, si sarebbe compiuto il sogno dell´alchimia che risaliva agli
antichi egizi che sono stai i primi a conoscere i segreti di
quell´arte, un segreto che si tramanda da allora, e per vie ermetiche,
a pochi eletti…Un terzo luogo potrebbe essere proprio Salerno dove il Conte si recò
proprio nel 1775 per recuperare -prima della improcrastinabile fuga-
una raccolta di madrigali "Le Villotte del Fiore" tra le quali una di
particolare significato per il Conte e che qualche secolo prima il
giovane Giovanni Azzaiolo decantò per la Principessa di Salerno. Così
Giovanni Azzaiolo prende parte alla storia musicale per essere stato
rinvenuto dal Conte che avrebbe rinchiuso il suo segreto - che da
allora si tramanda ermeticamente - nello spirito della musica. Un
salto in avanti ci conduce ad un'altra rivelazione: il 21 dicembre
2006 (ossia nello stesso giorno 234 anni dopo) è stato presentato il
film per la televisione Codice Egizio attraverso il quale il Conte dà
gli ultimi ritocchi al suo lavoro, per adempiere - in tempi moderni -
al testamento ermetico ponendo fine all´antiquato silenzio diventato
inattuale e abilitando questa epoca a quella dell´era dell´Acquario".
[Da Wicca News]

Lino Lavorgna commenta Codice Egizio

La materia non è tra quelle che hanno catturato il mio tempo e i miei studi. Il caso ha voluto, però, che incontrassi, un paio di anni fa, un personaggio singolarissimo, Mariano Iodice, giornalista, documentarista e studioso di Massoneria. Siamo diventati amici e non ho potuto dirgli di no quando mi ha chiesto un "cameo" nel suo documentario "CODICE EGIZIO", che narra le vicende del Conte di Cagliostro, giunto a Napoli dopo la morte del Marchese di Sangro per adempiere al testamento ermetico di quest'ultimo. A nulla valsero le mie ritrosie e le perplessità manifestate in merito ai riferimenti all'orribile libercolo sul Graal che tanto successo ha riscosso, sia nella versione letteraria sia in quella cinematografica.
Il documentario chiarisce molti dubbi e lo si può vedere liberamente on line: CODICE EGIZIO.
[Commento tratto dal blog http://www.filonidetaranto.it/forum/viewtopic.php?p=21972&sid=dab35ee326886bb34aefddbd1226cee0]

Arte e Cultura a Benevento

Archeoclub d’Italia

Ente Morale

D.P.R. 24 Luglio 1986 n. 565

SEDE DI SAN LORENZELLO

movimento di opinione pubblica al servizio dei beni culturali e ambientali

O N L U S



PITTURA E SCULTURA A SAN LORENZELLO





Programma

Sabato 28 Aprile
11:00 Inaugurazione della mostra
17:30 Tavola rotonda a San Lorenzello: Museo all’aperto.

Tema del dibattito: Il recupero delle antiche tradizioni pittoriche e la salvaguardia del patrimonio artistico ed archeologico.


SALUTI

Dott. Giovanni Di Santo - Sindaco di San Lorenzello
Dott. Luigi Rubano - Presidente Archeoclub di San Lorenzello


MODERA

Prof.ssa Lucia De Cristofaro – Direttrice mensile “ALBATROS”


INTERVENTI

Prof. Nicola Vigliotti – Storico
Prof. Giuseppe Maria Galliano – Critico d’Arte e Docente di Marketing e Comunicazione Strategica
Dott.ssa Annamaria Ghedina – Scrittrice e Giornalista
Maestro Marco Chiucchiarelli – Pittore – Presidente “Inform of Art”
Dott. Mariano Iodice – Giornalista – Regista – Studioso di Storia e tradizioni locali
Avv. Carlo Scorza – Direttore Associazione Culturale Excalibur, in rappresentanza del “RADIOCORRIERETV”.

RIPRESE TELEVESIVE A CURA CENTRO STUDI DIAPASON – SAT 8 - CDS

Domenica 29 Aprile
Ore 10:00 Apertura info point Archeoclub-distribuzione della scheda di votazione
Ore 16:30 Chiusura dell’info point.
Ore 17:00 Chiusura dell’urna contenente le schede votate
Ore 17:30 Piazza San Pio:Manifestazione di chiusura e proclamazione delle opere vincitrici.

Il Cicap boccia il film di Mariano Iodice sul Conte di Cagliostro. Lo studioso replica: "Non rispondo a questi ciarlatani della Verità"

Questo l'articolo apparso sull'house organ del Cicap, Scienza & Paranormale N. 74, sull'ultimo film di Mariano Iodice sul Conte di Cagliostro. È andata in onda lo scorso aprile un’anteprima del film-documentario per la televisione Codice Egizio, una pellicola italiana scritta e diretta dal giornalista napoletano e studioso di massoneria e satanismo Mariano Iodice. Il film è stato girato tra Napoli e Salerno anche se alcune delle riprese previste sono state vietate, come all’interno della Cappella San Severo dell’omonimo palazzo nel centro di Napoli, luogo caro agli appassionati di esoterismo. La trama ripercorre la vita del conte di Cagliostro attraverso luoghi misteriosi di Napoli, partendo dalla piazzetta Nilo per svelare un segreto che sarebbe contenuto nel libro di Dan Brown Il Codice Da Vinci.
Secondo Iodice, infatti, «in realtà Dan Brown, che firma un testo “ispirato” da altri, avrebbe realizzato un messaggio destinato a una catena di iniziati sparsi per il mondo che ricevono così lo strumento e il segnale per attuare un progetto che fu stabilito tre secoli or sono e che deve essere organizzato entro il 2025, nel segno dell’età dell’Acquario».
Il regista ricorda che, nel libro di Brown, Jacques Saunière, pochi minuti prima di morire, afferma: «Devo trasmettere il segreto», segreto che, si sostiene nel film, non è certo quello del sacro femminino, o dei templari del Priorato di Sion.
Nelle righe “ermetiche” del Codice Da Vinci si celerebbe dunque ben altro. Per comprenderlo è necessario un salto indietro di tre secoli: il 21 dicembre 1772, il conte di Cagliostro, sotto le false spoglie del marchese Giuseppe Pellegrini, e sua moglie Lorenza arrivano a Napoli. Li accoglie il cavaliere d’Aquino che attendeva l’illustre massone per adempiere al testamento ermetico del principe di Sangro, morto l’anno prima. Il conte di Cagliostro stabiliva proprio in quella circostanza la consacrazione del suo “rito egizio” che avrebbe conquistato gli iniziati d’Europa. Nel palazzo che fu di aimondo di Sangro, si sarebbe dunque compiuto il sogno dell’alchimia che risaliva agli antichi Egizi, i primi a conoscere i segreti di quell’arte e a tramandarli per vie ermetiche a pochi eletti. Il conte porta il suo rito egizio in giro per l’Europa per oltre sedici anni facendo tappa anche a Salerno nel 1775 per recuperare una raccolta di madrigali, Le Villotte del Fiore, tra le quali una di particolare significato per il conte e che qualche secolo prima il giovane Giovanni Azzaiolo aveva composto per la principessa di Salerno. Ed è proprio nello spirito di quella musica che da allora si tramanda ermeticamente il segreto dell’alchimia.
Un salto in avanti ci conduce a un’altra rivelazione: il 21 dicembre 2006 (ossia esattamente 234 anni dopo) il film Codice Egizio è stato presentato per a prima volta alla stampa. Ciò prova, spiega Iodice, che la sua opera è lo strumento attraverso il quale il conte dà gli ultimi ritocchi al suo lavoro, per adempiere – in tempi moderni – al testamento ermetico ponendo fine all’antiquato silenzio diventato inattuale.
Abbiamo chiesto a Mariano Tomatis un commento su questa ennesima scoperta di una presunta, e piuttosto ingarbugliata per la verità, rivelazione contenuta nel Codice di Dan Brown. «È abbastanza tipico che, dopo l’uscita di romanzi a sfondo esoterico, si scateni la mania di immedesimarsi nei protagonisti e si applichino le stesse regole interpretative al mondo reale: è recente l’annuncio del ritrovamento di un pentagramma musicale nascosto in alcuni elementi architettonici della Cappella di Roslyn. Nonostante la notizia sia di grandissimo interesse per storici e archeologi, trattandosi – se confermato – di un evento insolito e senza precedenti, è impossibile conoscere i dettagli della scoperta senza aver acquistato un libro venduto a caro prezzo dai due scopritori; nonostante questa operazione di marketing, però, la stessa ipotesi non è mai stata sottoposta al vaglio della comunità dei ricercatori né alle critiche degli esperti, ed è difficile valutarne la credibilità. C’è infatti spesso una notevole sproporzione tra l’importanza dei segreti rivelati e l’autorevolezza dei mezzi attraverso cui gli stessi vengono divulgati: si affida a siti web personali, opuscoli autoprodotti e documentari amatoriali materiale che – se confermato – sconvolgerebbe decenni di consolidate ricerche storiche.
L’altro elemento ricorrente è l’assoluta assenza di riferimenti ai lavori pubblicati in precedenza nello stesso campo: fuori dal proprio contesto, molte notizie possono sembrare verosimili agli occhi di chi non ha mai approfondito gli stessi argomenti. È una conseguenza del suo successo il fatto che un romanzo a sfondo esoterico possa indurre i lettori nella tentazione di cercare un senso nella forma delle nuvole, nel dipinto di ogni chiesa, nelle iscrizioni di ogni lapide e nei chiaroscuri di ogni mappa geografica, moltiplicando a dismisura le teorie sul Segreto dei Segreti, sull’Apocalisse e sull’avvento di una Nuova Era. Ma la Storia è un’altra cosa...». Mariano Iodice, giornalista, storico studioso di storia della Massoneria replica secco: "Non replico a questi ciarlatani della Verità".

Intervento di Mariano Iodice sulle dichiarazioni di Don Gelmini circa Ebrei e Massoneria

Un intervento di Mariano Iodice , giornalista, storico, studioso di storia e dottrina massonica sulla vicenda di don Gelmini,il sacerdote accusato di abusi sessuali, ha scatenato un grande interesse sul web con decine di commenti pro e contro. Ecco il testo della pubblicazione del giornalista romano: Non mi sarei soffermato qui sulla vicenda di don Gelmini (che ho trattato ampiamente dal punto di vista giornalistico in altre sedi) se non fosse stato per quella sua dichiarazione circa un complotto ebraico-massonico teso a screditare la Chiesa...affermazione ancor peggio aggiustata il giorno dopo con la giustificazione che non intendeva accusare gli ebrei ma solo la Massoneria... non faccio commennti, essendo un garantista convinto, sulle accuse di cui dovrà rispondere il fondatore della Comunità Incontro e spero, per amore della Goiuistizia che la Verità venga accertata.
Mi sento, purtuttavia, nel pieno diritto di criticare la sua polemica che in verità non mi aspettavo...credo che valga egregiamente come risposta, pacata e saggia, quella del Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia Gustavo Raffi che, riferendosi alle dichiarazioni del sacerdote indagato dalla Procura , parla di "dietrologie emozionali".[Lancio Stampa Agenzia Mediapress del 7-8-2007]

Mariano Iodice pubblica uno studio sulle Logge Massoniche del '700

Si deve agli studi di Mariano Iodice, in materia di storia della massoneria, un’interessante scoperta sul progetto di una loggia napoletana del 700, che a quei tempi non poté concretizzarsi. La scoperta riguarda, in un certo senso, anche le antiche storie della famiglia dello studioso con particolare riferimento ad un avo del ramo materno (dei Maresca di Serracapriola). Procediamo con ordine.

Correva l'anno 1779 Ferdinando IV, appena ventinovenne, invia in Russia il Duca di San Nicola, Muzio da Gaeta. Arrivato a Pietroburgo, il Duca, dovette subire il duro e rigido clima al quale non riuscì ad adattarsi, per cui entro pochi anni fu sostituito dal Duca di Serracapriola, Antonio Maresca Donnorso, mentre il russo Razumovshij fu sostituito (per i rapporti intimi, sembra, con Maria Carolina) con Skavronskij. A questo punto la storia degli illustri avi si intreccia con quella di uno dei più famosi massoni del 700, il conte di Cagliostro.

Il duca di Serracapriola rimase in loco fino al 1813, rimase in carica oltre quarant'anni, ma la frequentazione con il conte durò meno di un anno. Proveniente da Mitau, Cagliostro si trasferì a San Pietroburgo, dove dimorò dal 5 Giugno 1779 al Marzo 1780. Il viaggio in Russia aveva anche uno scopo diplomatico: intercedere presso Caterina II per garantire l'indipendenza della Curlandia, minacciata dall'espansionismo zarista. Cagliostro si proponeva di ottenere ciò, fondando una loggia internazionale (di Rito egizio), che fosse sotto l'alto patronato della Imperatrice. Presentatosi come il colonello spagnolo Phenix, iniziò a fare il taumaturgo, ma subito si sparse la voce delle sue relazioni col Saint Germain e sulla tresca fra Serafina e il Principe Potemkim, favorito di Caterina. Quando l'ambasciatore di Spagna lo smascherò non gli rimase che abbandonare il paese, nonostante la protezione dello stesso Potionkin. L'Imperatrice scrisse poi tre commedie satiriche: "L'ingannatore", "Il cieco", "L'incantatore siberiano" con le quali metteva alla berlina l'Italiano e le sue vittime. Nella sua pur breve permanenza in terra di Russia Cagliostro conobbe, secondo gli studi del porfessore Iodice, il duca di Serracapriola. Frequentò le Logge fondate da Petr Ivanovic Melissino. L'Ordine comprendeva 4 Gradi: "La Volta oscura", "Il Cavaliere Scozzese", "Il Filosofo", "Il Grande Sacerdote del Tempio". I primi due erano gradi di tipo hiramitico mentre il terzo aveva contenuti religioso-ermetici, tutti e tre costituivano una sorta di noviziato che consentiva di accedere al Grado sacerdotale. Quest'ultimo prevedeva conclavi di sapore templare con cerimonie religiose, benedizioni, preghiere comuni. Lo scopo del Rito era la conoscenza di Dio e della "filosofia della natura" ossia dell'influenza esercitata sulla materia dagli astri e dalle potenze spirituali, perciò i "Gran sacerdoti" o "chierici" si dedicavano allo studio dell'alchimia, della cabala, dell'astrologia, della magia. Sembra che in queste Logge Cagliostro operasse esperimenti di chiaroveggenza con "la colomba" è indubbio, comunque, che una tale esperienza abbia portato un notevole contribuito al perfezionamento del Rito Egiziano. In quegli anni Cagliostro dettò i prodromi per la costituzione di una Loggia di Rito egizio e Rosacroce a Napoli, sotto l’egida del duca che sarebbe dovuta sorgere a Napoli. Nel centro partenopeo gli anni futuri, che avrebbero dovuto concretizzare il progetto della Loggia, non furono provvidi per la massoneria. Già nel giugno 1776 i membri della G. L. Nazionale elessero Diego Naselli gran maestro. Nel 1777 quest’ultimo aderì al Rito della Stretta Osservanza Templare, coinvolgendovi per intero la G. L. Nazionale. Nel 1779, a seguito degli sviluppi verificatisi in seno al Regime della Stretta Osservanza mediante il Convento di Lione e la riforma elaborata dal Willermoz con la trasformazione del Regime medesimo in quello Scozzese Rettificato, il Naselli e la sua Gran Loggia Nazionale aderirono alla riforma. Dal 1783, a causa della forzata rinunzia da parte del conte di Bernezzo, il Naselli assunse anche la carica di gran maestro provinciale.
Nel frattempo continuava pur sempre a sopravvivere la Gran Loggia Provinciale “inglese” diretta dal duca di San Demetrio, tra i cui aderenti si devono ricordare, oltre al già citato Pasquale Baffi, il giurista Mario Pagano, l’ammiraglio Francesco Caracciolo, il medico Domenico Cirillo, l’ufficiale Giuseppe Albanese.
Nel 1784, nel piedilista dell’aristocratica loggia La Vittoria, alle dipendenze del Rito Scozzese Rettificato, troviamo anche il poeta Aurelio Bertòla de Giorgi ed il conte Vittorio Alfieri, iniziato probabilmente tra il 1774 ed il 1775. Alle soglie della rivoluzione francese, tuttavia, la G. L. Nazionale era in piena regressione numerica. Il 3 novembre 1789 Ferdinando IV rinnovò la proibizione delle attività massoniche ed il gran maestro Naselli dette ordine alle logge di sospendere i propri lavori.
È certo che i nascenti clubs giacobini, che avrebbero entusiasticamente sostenuto la repubblica partenopea, reclutarono a preferenza tra i fratelli massoni. Molte delle vittime della restaurazione borbonica, in effetti, erano transitate nelle logge della G. L. Nazionale od in quelle della G. L. Provinciale inglese. Il progetto di una Loggia unificata di Rito Egizio e Rosacroce non si concretizzò, ma molti, fino ad oggi, proseguirono gli studi, nel ricordo del grande massone Cagliostro e di altri illustri confratelli partenopei. Si deve a questi ultimi se il progetto di Una Loggia della Massoneria Unificata di Rito Egizio e Rosacroce è proseguito nel tempo fino ad oggi.

Mariano Iodice relaziona alla "22nd Annual Convention on Human Migrations"

TRAMONTI- Mariano Iodice, giornalista, storico e studioso di Massoneria ed esoterismo, ha partecipato ai lavori della “22nd Annual Convention on Human Migrations Sunday December 6, 2009, 10:00 AM, Tramonti City Hall, Board Room Costiera Amalfitana, Italy”. Il professore Iodice ha relazionato su “Gli aspetti esoterici nelle genealogie del ‘700 napoletano, con particolare riferimento alla famiglia Di Sangro e alla Scala di Napoli”.Tema del Convegno che da ventidue anni si tiene nella cittadina della costiera amalfitana : "Last Genealogical Ramifications Caused byHuman Migrations". "Le ultime ramificazioni della Genealogia provocate dalle Migrazioni Umane".Oltre al professore Iodice hanno partecipato alla convention: S.A.S. Il Principe di Heristal già convention chairman nel 2007, anche quest'anno S.A.S. il Principe diretto discendente di Carlo Magno presiederà i lavori congressuali, autorità in materia di Araldica e Genealogia di alta sensibilità e interesse verso le Ricerche Storiche che in quanto componente del Consiglio Araldico Mondiale con la sua presenza sancisce l'importanza delle ricerche che il Centro Studi ha finora svolto e con successo. Tra l'altro S.A. presenterà i risultati delle ricerche sulle fortificazioni che Carlo Magno realizzò intorno alla città di Itzhoe per difendere il Sacro Romano Impero dagli attacchi dei Danesi. Anna Carmen Perrella fondatrice del PREMIO AMBASSAD'OR per gli Ambasciatori del Genio Italiano Nel Mondo, fondatrice del PREMIO UNIVERSITALIAN per autori di storie-testimonianze del percorso evolutivo degli Italiani nel Mondo dalle origini all'attuale status multiculturale. Si sono inoltre avuti i seguenti Contributi ai lavori congressuali: Una relazione di Allan Moyes presidente dello Scottish Emigration Center su The Clanranald Trust for Scotland e la Genealogia. Due ricerche su the Maltese Heritage di Mark Miceli Ambassador of Malta to the
United States of America. - Un package di Musie Woldeyhannes sull'Eritrean Heritage contenente covers of letter, trip tickets, DVD, e postcards.
Una singolare collezione di fotografie essenziali del Cairo in forma di slideshow/powerpoint di Bella Hanna sull'Egyptian Heritage. Relazione: Lo Sviluppo Economico che arriva nel paese di origine dopo l'Emigrazione e il Gala Dinner Awards per gli anni a venire. Paper del m° Alfonso De Prisco sulla salvaguardia del Vero Pomodoro San Marzano con Pizza & Champagne.